Capolavoro di Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Federica Sanfilippo e Alexia Runggaldier a Hochfilzen che conquistano la staffetta femminile di biathlon a Hochfilzen in Austria.
Nelle gare individuali le nostre ragazze avevano fatto già capire di essere la squadra più forte al momento, al di là dei podi di Dorothea Wierer e dei piazzamenti di Lisa Vittozzi.
La staffetta di oggi lo conferma: solo tre errori al tiro (record di giornata), miglior range time complessivo, quarta prestazione sugli sci.
Lo staff tecnico italiano sceglie Lisa Vittozzi come prima frazionista e l’azzurra, sempre tra le prime sei delle gare individuali in questa stagione, chiude in testa con 4 decimi di vantaggio sulla tedesca Hinz e il terzetto Slovacchia-Svezia-Ucraina dietro di qualche secondo.
Alexia Runggaldier raccoglie il testimone con l’obiettivo di difendersi dalle rivali, fino al primo poligono fa una gara praticamente perfetta, terza non lontana dalla slovacca Kuzmina e dalla tedesca Preuss, al secondo poligono, invece, al di là dell’errore, si prende un po’ di tempo per sparare, così lascia il “testimone” a Dorothea Wierer da undicesima, con oltre un minuto di ritardo dalla Slovacchia.
Dorothea Wierer, leader della classica generale di Coppa del mondo, dimostra di essere la numero uno del biathlon mondiale al momento e non solo annulla il gap grazie al 100% al tiro e a un range time da brivido, ma chiude nettamente in testa con 18 secondi sulla svizzera Gasparin e oltre trenta sulla svedese Nilsson e sulla francese Aymonier.
In ultima frazione Federica Sanfilippo deve guardarsi dall’attacco di rivali fortissime come Oeberg, Bescond e Starykh. I suoi poligoni sono perfetti e l’azzurra non si fa prendere dal panico quando, sul secondo, le cade il caricatore facendole perdere un po’ di tempo. È il 100% al tiro, così, a fare la differenza, perché la Oebgerg sbaglia e la rimonta sugli sci non le riesce con Sanfilippo che conserva quasi tutto il vantaggio e finisce ridendo, com’è giusto che sia. È il trionfo suo e di tutta l’Italia.
Fabrizio Curtaz, esperto direttore tecnico: “Questi risultati ci stanno dando una grande fiducia perché la scorsa stagione abbiamo chiuso con le Olimpiadi coreane un ciclo di quattro anni che aveva dato risultati eccellenti e per noi era importante ripartire bene. Il nuovo staff si è rivelato ancora una volta all’altezza, avevamo cambiato tanto a cominciare dagli allenatori per continuare con lo staff e non era facile, per gli atleti queste conferme danno loro la fiducia per continuare a lavorare in serenità”. “Stiamo vedendo una nuova Wierer che sta mettendo in pista una grinta mai avuto negli anni scorsi, è molto determinata, sembra quasi che le sia scattato qualcosa nella testa. Lo abbiamo visto nella pursuit, quando ha reagito alle difficoltà nella maniera giusta, penso sia l’anno giusto per fare il salto definitivo. Vittozzi ha ancora fatto un passo in avanti, sta crescendo continuamente, è vero che forse è un po’ sfortunata, ma è anche vero che è sempre nelle prime sei. Ormai è stabilmente fra le migliori e prima o poi sono convinto che centrerà il bersaglio grosso. Sanfilippo ha dato risposte importanti in questo fine settimana, con miglioramenti nella gestione della gara, lo ha mostrato oggi, rimanendo tranquilla e lucida, spero stia maturando. Runggaldier è sicuramente l’atleta che sta vivendo un momento di difficoltà a livello fisico e noi tecnici ne siamo ben consci. Ha avuto un problema in autunno ed è un filo in ritardo rispetto alle altre compagne, aspettiamo dopo Natale per averla a livelli superiori. Adesso ci aspetta l’appuntamento di Nove Mesto, avremo lo stesso gruppo femminile e la consapevolezza di volere fare un altro passettino in avanti”.
Ordine d’arrivo staffetta femminile di Coppa del Mondo di biathlon a Hochfilzen
1. ITALIA (Vittozzi/Runggaldier/Wierer/Sanfilippo) 1:10:08.6 (0+3)
2. SVEZIA (Persson/Brorsson/Nilsson/Oegberg) +8.4 (0+8)
3. FRANCIA (Chevalier/Simon/Aymonier/Bescond) +11.8 (0+9)
4. RUSSIA +47.2 (0+6)
5. BIELORUSSIA +1:13.4 (0+4)
6. NORVEGIA +1:24.4 (2+11)
7. GERMANIA +2:05.0 (2+9)
8. UCRAINA +2:11.9 (0+9)
9. REPUBBLICA CECA +2:14.6 (0+6)
10. AUSTRIA +2:19.7 (1+8)