Si all’indicazione della provenienza degli alimenti: approvato, finalmente, l’emendamento made in Italy che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.
Diventa legge l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti: con l’obbligo di indicare il Paese d’origine del prodotto, si potrà tutelare maggiormente e, allo stesso tempo, promuovere le eccellenze italiane ma, soprattutto, tutelare le filiera del nostro territorio.
Ad oggi in Italia l’obbligo di indicazione d’origine del prodotto esisteva solo per pelati e concentrati di pomodoro, latte e derivati, riso, grano della pasta e pollo.
Quindi un altro passo nell’ottica del rispetto del consumatore, una grande vittoria per agricoltori e consumatori: con l’emendamento made in Italy si riuscirà a consentire scelte di acquisto consapevoli ai cittadini e combattere più facilmente il falso Made in Italy.
Con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti si potrà sicuramente valorizzare la produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy.
C’è ancora molto da fare ma si tratta certamente di un passo importante per garantire i consumatori, che meritano di sapere quello che mangiano e quello che acquistano.
“Ora bisognerà impegnarsi nel garantire gli standard qualitativi del prodotto ed investire, attraverso la sinergia con le istituzioni preposte ai Distretti Agroalimentari della Campania per dare un nuovo impulso socio-economico al territorio”
Così a margine del voto di fiducia alla Camera, sulla legge che obbliga di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, il Portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura Rosario Lopa, già Delegato della Provincia di Napoli per il settore Agricolo, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agroalimentare Ristorazione risorsa acqua Servizi e Turismo del MNS.
“Stiamo elaborando un progetto di promozione tutela e valorizzazione per creare un sistema di rete, attraverso l’istituzione di piattaforme telematiche e tavoli di filiera, dove aprire una concertazione tra tutti i protagonisti dei settori produttivi dell’Agroalimentare, compresi gli organismi istituzionali preposti, per garantire il rispetto delle regole e la qualità dei prodotti da nuove usurpazioni.”
Per vincere la sfida del mercato e garantire la qualità dei prodotti campani e nazionali, è necessario il rispetto delle regole tra produttori e trasformatori garantendo la qualità mettendo un freno all’ingresso di materie prime e prodotti di altre nazionalità nel nostro paese.