Immigrazione: negli ultimi anni, ogni Paese europeo ha assistito ad un numero importante di fenomeni migratori; arginare questo flusso è molto complesso. In Italia, anche, la questione immigrazione è molto dibattuta.
Ma cosa spinge le persone a migrare da uno Stato all’altro? Cause politiche, religiose o etniche, ma, soprattutto, economiche, visto che i flussi vanno dalle nazioni povere ad aree maggiormente sviluppate.
Anche in passato ciò accadeva. Tra il 1820 e il 1930 decine di milioni di europei migrarono verso le Americhe e in seguito in Europa vi furono migrazioni interne. Oggi è in atto un forte flusso dai Paesi in via di sviluppo verso America, Europa e vicino Oriente, spesso tramite mezzi illegali che incrementano l’immigrazione clandestina.
Il dossier statistico sull’ immigrazione parla chiaro: gli stranieri residenti in Italia con regolare permesso sono oltre 4 milioni ma si calcola che altri cinquecentomila siano gli irregolari che, in larga maggioranza, sono entrati con visti turistici poi scaduti, trasformandosi di fatto in clandestini. Impossibilitati a stipulare regolari contratti di lavoro, sono costretti a lavorare in nero, per paghe irrisorie e spesso sfruttati e ricattati da datori di lavoro senza scrupoli.
Sono sempre di più i viaggi della speranza di persone provenienti dall’Africa che su navi fatiscenti e inadeguate sono dirette sulle coste della Sicilia. Sperano di trovare un futuro migliore, come i nostri connazionali che espatriarono nel passato. Queste migrazioni provocano effetti demografici ed economici, sia nei Paesi di origine sia in quelli di arrivo. Tensioni sociali e manifestazioni razziste e xenofobe sono all’ordine del giorno.
Per combattere ciò sono numerose le associazioni, attive sul territorio, che, attraverso un processo di integrazione, aiutano le persone ad immergersi in una società sempre più multietnica. Regioni e comuni predispongono, spesso, dei progetti tendenti a realizzare servizi e, possibilmente, abitazioni, al fine di consentire una convivenza meno conflittuale tra italiani e stranieri.
È utile, inoltre, in questo faticoso processo di integrazione sostenere e incoraggiare l’opera preziosa svolta dalle associazioni di volontariato. Decisivo, infine, il ruolo della famiglia e della scuola chiamate ad educare i giovani al rispetto verso gruppi etnici diversi guidandoli a vivere con impegno civile in una società che si prefigura sempre più multirazziale e multiculturale.