“Da Napoli lanciamo il Turismo della Salute. Gli stabilimenti termali in Italia sono circa 320, il 90% è accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale, il fatturato, prima della Pandemia, era di 760 milioni di euro di cui 120 solamente con il Sistema Sanitario Nazionale.” – così Stefania Capaldo, Vice Presidente Nazionale Federalberghi Terme, a margine della conferenza di scena ieri a Napoli, in occasione dell’Earth Day 2022, dal tema: “ITALIA AL CENTRO DEL MEDITERRANEO – Acqua – Bene indispensabile nella strategia per la Transizione Ambientale”.
La risorsa termale è una risorsa privilegiata perché ha dei risvolti sanitari in quanto cura ed ha dei risvolti economici perché l’utilizzo di questa risorsa porta economia ai territori. L’importanza di questa risorsa la si vede da come sono stati costruiti alcuni territori tipo Montecatini, tipo Salsomaggiore che hanno incentrato tutta la loro economia sulla risorsa termale ed anche l’urbanistica di queste località è stata sviluppata in modo da rendere facilmente accessibile e utilizzabile la stessa risorsa.
“Gli stabilimenti termali – così Stefania Capaldo – in Italia sono circa 320, il 90% è accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale. Il fatturato, prima della Pandemia, era di 760 milioni di euro, di cui 120 solamente con il Sistema Sanitario Nazionale, e gli occupati erano 11.500 ma con l’intero indotto arrivavamo a 65.000 unità. Il Covid ha dato però una sferzata negativa al settore che però aveva già grossi problemi. Dunque lanciamo il Turismo della Salute per la rivalutazione del settore termale. I turisti, i cittadini, grazie ai protocolli sanitari adottati in accordo con le Regioni, stanno percependo le terme come luoghi sicuri. Il Turismo della salute punta a quelle persone che vogliono mantenere o migliorare il proprio stato di salute. Noi abbiamo preso esempio da altre Nazioni che hanno sviluppato dei segmenti di mercato proprio individuando un’offerta sanitaria particolare come ad esempio la Croazia, il Brasile, la Turchia e dunque abbiamo preferito focalizzarci su un’offerta termale qualificata e integrata con il territorio perché non dobbiamo dimenticare quelle che sono le risorse del territorio”.