“Amore e kick boxing” è il titolo della recentissima fatica del noto giornalista professionista, e ottimo scrittore, Roberto Cristiano, napoletano di nascita, romano d’adozione e messinese per scelta: in essa affronta l’importante tematica sociale, con tutte le sue drammatiche sfaccettature.
Pubblicato da Edizioni Progetto Cultura, “Amore e kick boxing” è un interessante libro/denuncia in cui Roberto Cristiano racconta della storia di Jasmine, che all’età di otto anni è vittima di un tentativo di stupro.
Stile asciutto e coinvolgente, caratteristico di Cristiano: bastano già le prime pagine a proiettare il lettore nella orrenda realtà. Lo stupro, per l’innocente che lo subisce, è un’irreparabile tragedia, la privazione della salute psicologica e della spensieratezza, diritto imprescindibile dell’infanzia.
Con forza narrativa, Roberto Cristiano ricorda quanto sia un danno tremendo destinato a condizionare il resto dell’esistenza della vittima, in particolare i rapporti interpersonali con l’altro sesso.
L’abuso compiuto è un solco nell’anima che rimane celato nel profondo, in questo caso per anni ed anni, nella coscienza di chi lo ha subito. Ma, all’improvviso, ritorna a galla con veemenza.
“Le vicende di abuso o tentato abuso non hanno tutte quel lieto fine che, nel romanzo, trovano Jasmine e Fulvio, protagonisti della storia. – esordisce l’autore con considerazioni condivise – Molte, infatti, lasciano ferite che non si ricompongono e che poi finiscono col minare, successivamente, in maniera significativa il rapporto di coppia”.
Roberto Cristiano si sofferma a documentare in modo approfondito anche gli aspetti giuridici e legali dello stupro e li evidenzia con una scrittura vivace e ritmata, che rende agevole la comprensione della complessità del problema. “Per Freud, tutti traumi infantili sono inguaribili e lasciano ferite che non rimarginano del tutto, ma provocano una molteplicità di fenomeni a carico della sfera emotiva, comportamentale, relazionale, sociale, pure avanti negli anni”. Un segno devastante, un messaggio occulto, uno sfregio mai rimarginato, una maledizione pronta all’improvviso a riaffiorare con prepotenza.
Il romanzo incomincia con la prima colazione di Fulvio e Jasmine – coppia protagonista – a Napoli. Mentre mangiano al bar Miranapoli, lui racconta dello stupro commesso in Brasile su una bambina che resta incinta.
Quando si separano per intraprendere ciascuno la propria giornata “Jasmine partì con l’auto ma, appena Fulvio andò via, si fermò e, con il capo sul poggiatesta, incominciò a riflettere. Fulvio raccontando dello stupro, aveva smosso in lei realtà che erano sepolte”.
L’autore sottolinea che “presunti abusi infantili, secondo letteratura, sono riemersi nella memoria di migliaia di pazienti adulti sottoposti a psicoterapia e/o ad altre cure ed hanno determinato un continuo dibattito scientifico in merito alla loro attendibilità, con seguito di specifico contenziosi legali – evidenzia lo scrittore – È piuttosto complicata l’intersezione tra abuso sessuale e psicoterapia. Le informazioni sugli effetti fisici e psicologici dello stupro o del tentato stupro, e su come gestire il trattamento di recupero delle vittime, risultano essere poche, pure nella letteratura sociale e psichiatrica”.
“Nel passato, era opinione diffusa che ci fosse in merito bisogno solo di ricorrere alla consulenza – continua – cioè di un trattarle direttamente e focalizzare il problema, piuttosto che adottare una terapia più ampia e più approfondita, quale è la psicoterapia”.
Con arguzia e praticità, nel suo ‘Amore e kick boxing’, Roberto Cristiano punta sul superamento del problema e fa in modo che il padre di Jasmine, Antonio Cola, sia un capitano dei carabinieri esperto di arti marziali. L’uomo addestra la figlia al kick boxing, proprio per consentirle di superare ogni situazione legata alla paura, insorta inevitabilmente in seguito al tentativo di stupro subito.
“Del problema di Jasmine, ci porta a conoscenza Celeste, la madre, quando rammenta alla figlia: ‘Se ricordi, ti citavo sempre Alda Merini, per i tuoi rapporti con gli uomini: ‘Mi sento un po’ come il mare: abbastanza calma per intraprendere nuovi rapporti umani ma periodicamente in tempesta per allontanare tutti, per starmene da sola’. Oggi, stai da sola e sei venuta a casa’. Celeste riesce a centrare l’obiettivo: tutte le relazioni di Jasmine con l’altro sesso avevano una breve durata, perché dominate dalla paura” – descrive causticamente Roberto Cristiano, centrando la personalità della protagonista.
E prosegue: “Jasmine non amava le intimità ripetute e al partner del momento diceva che era disposta ad avere rapporti sessuali solamente poche volte al mese. Rifiutava sempre di prendere l’iniziativa, e questo rendeva difficile qualunque legame duraturo. Con Fulvio le vicende legate all’intimità erano state superate e Jasmine se ne chiedeva il perché”.
Ritorna in “Amore e kick boxing”, Aquis. Figura determinante in molti scritti di Roberto Cristiano, è emblematica e carismatica, protagonista parimenti nei precedenti romanzi, come quest’ultimo, sono ‘white’, perché purificati e pronti ad un matrimonio, anche spirituale, con l’elevazione dell’anima.
Va precisato che questa vicenda, legata al tentativo di stupro, e allo stupro, è documentata pure negli aspetti giuridici e legali e Cristiano ne discorre con preparazione specifica in maniera scorrevole, in modo da non appesantire ulteriormente un argomento forte, che implica una grande sofferenza, perfino in chi è più distaccato.
“Presunti abusi infantili sono riemersi nella memoria di migliaia di pazienti adulti sottoposti a psicoterapia o ad altre cure similari, determinando un intenso dibattito scientifico sulla loro attendibilità e parimenti un seguito non indifferente di contenziosi legali” – rammenta.
Il romanzo segue a “Il Betta e la Betta”. In “Amore e kick boxing” Cristiano si addentra nel sociale, negli aspetti psicologici, psicoterapeutici, in quelli giuridici. Compie un’ulteriore evoluzione che merita una particolare attenzione da parte del lettore, che non lui non rimanere conquistato, per le evidenti finalità dei contenuti, pure in ambito sociale, e per lo stile scorrevole, diretto che invita alla lettura, e riesce a catturare l’attenzione, nonostante determinati argomenti siamo ostici, difficili da trattare come da leggere.
“Amore e kick boxing” con determinazione e per precisa scelta, fuoriesce dalla serie infinita di racconti usuali e che continuano ad essere presentati anche da autori affermati e preferiti dal largo pubblico.
Roberto Cristiano è autore di interessanti e variegate pubblicazioni, come ‘Il ponte sullo stretto’, presentato anche a New York; ‘100 domande al senatore Sergio De Gregorio’; ‘ilmiosoloamicoègiasone’; ‘Dalla sommità del cielo più alto’; ‘Esmeralda’; ‘Il Betta e la Betta’ ed il nuovissimo ‘Amore e kick boxing’.
TERESA LUCIANELLI